Da quando l’uomo ha scoperto il fuoco è nata anche la necessità di prevenire e domare gli incendi. Ad oggi il mezzo più diffuso per la prevenzione degli incendi è sicuramente l’estintore. Ma perché nel momento del bisogno i nostri estintori facciano il loro dovere, devono essere regolarmente controllati, revisionati, collaudati o sostituiti.
Cosa dovresti sapere sulla manutenzione degli estintori? Se stai leggendo questo articolo potresti essere un datore di lavoro o un lavoratore addetto alla sicurezza della tua azienda. Ecco 10 quesiti, tra realtà e falsi miti.
1- La responsabilità della manutenzione degli estintori è del datore di lavoro.
Ebbene sì, se la manutenzione degli estintori non viene effettuata, in maniera regolare o per nulla, la responsabilità è del datore di lavoro. Per questo è consigliabile affidarsi a un’azienda seria e concordare gli interventi di manutenzione, rispettando le scadenze previste dalle normative vigenti.
2- Le aziende di manutenzione sono tutte uguali.
Niente di più sbagliato. È vero che ad oggi non esiste un albo di manutentori e che la certificazione è volontaria, (anche se progressi in questo campo sono stati effettuati) ma le aziende che si stanno certificando sono sempre di più e la figura del Tecnico Manutentore Antincendio è una figura accreditata. Perché non chiedi all’azienda che segue la manutenzione dei tuoi estintori se è certificata?
3- Gli estintori vanno ricaricati ogni sei mesi.
Falso mito e credenza di molti. La manutenzione degli estintori è regolata dalla norma UNI 9994-1-2013 e le periodicità degli interventi di manutenzione cambiano rispetto al tipo di estinguente (polvere, schiuma e CO2). Ogni 6 mesi tutte le tipologie devono effettuare il controllo. Gli estintori a polvere vanno revisionati (esame interno e sostituzione dell’estinguente) ogni 36 mesi. Quelli a CO2 ogni 60 mesi e quelli a schiuma in base alla conformazione del serbatoio che sia in acciaio spalmato o acciaio inox rispettivamente 24 mesi e 48 mesi. Se chi si occupa della manutenzione dei tuoi estintori ti dice o ti fa credere che ogni 6 mesi cambia l’estinguente, o ti prende in giro o non conosce la normativa. Cosa aspetti a cambiarlo?
4- Il manometro dell’estintore segna “verde”. Significa che è ancora carico e non c’è bisogno di controllarlo ?
Non significa proprio nulla. Potrebbe rimanere così per altri trent’anni. Se l’estintore non viene regolarmente controllato, il manometro potrebbe dare un’indicazione sbagliata e quando potrebbe servirti, convinto che sia carico, ti ritroverai con una bella sorpresa.
5- Non è mai successo nulla. Manutenzione degli estintori = soldi buttati.
E meno male che non è mai successo nulla. Sai cosa poteva capitare? Che il tuo estintore funzionasse ma che tu non avresti saputo usarlo.
6- Chiunque può utilizzare un estintore.
Falso. Questo punto si rifà a quello precedente. Una cosa è capire come funziona un estintore, altra cosa è usarlo nella maniera corretta. In un altro articolo, abbiamo spiegato le differenze tra le tipologie di incendio e qual è l’estintore più adatto nella specifica circostanza. Nella tua attività potrebbero essere presenti più tipologie di estintori e usare quello sbagliato potrebbe non solo non servire a nulla, ma potrebbe provocare ulteriori danni. Accertati che tu o i tuoi dipendenti siano adeguatamente formati come addetti antincendio. Tra le altre cose, la mancata formazione antincendio ai propri dipendenti è sanzionabile con ammenda da 2000 a 4000 €.
7- Solo i Vigili del Fuoco possono elevare un verbale per la mancata presenza di estintori nell’attività o per non averlo controllato.
Falso. Anche se, in effetti, è il loro campo, non sono i soli addetti ai controlli. In teoria tutti gli organi di polizia (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza) o di controllo (ASL, Ispettorato del lavoro) possono controllare la presenza e la manutenzione degli estintori. Anche i vigili urbani, quelli che per molti sono solo quelli delle multe alle auto in doppia fila. Anche qui si è sanzionabili con ammenda da 2000 a 5000 €.
8. Il registro antincendio è obbligatorio?
Sì. Tutte le attività, a prescindere dall’estensione, dal numero dei dipendenti e dal rischio di incendio devono predisporre un registro dei controlli, cartaceo o digitale, dove annotare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
9. Se uso parzialmente il mio estintore cosa devo fare?
Sicuramente non funzionerà di nuovo, o per lo meno, non avrà la stessa efficacia di prima. Quindi non aspettare che scada il periodo di manutenzione, chiama subito l’azienda che si occupa della manutenzione dei tuoi estintori. Avere un estintore scarico equivale a non averlo.
10. Attenzione al cartellino di manutenzione.
In effetti molti credono che l’unica cosa importante che un cartellino di manutenzione debba riportare sia la data di lavoro effettuato e la data di scadenza. Invece sul cartellino deve essere obbligatoriamente riportato: 1- numero di matricola o altri estremi di identificazione dell’estintore; 2- ragione sociale e indirizzo completo ed altri estremi di identificazione dell’azienda incaricata della manutenzione; 3- tipo dell’estintore; 4- massa lorda dell’estintore; 5- carica effettiva; 6 tipo di fase effettuata; 7 data dell’intervento (mese/anno nel formato mm/aa); 8- scadenza del prossimo controllo ove previsto da specifiche normative (mese/anno nel formato mm/aa) (ADR); 9- sigla o codice di riferimento o punzone identificativo del manutentore.